Riflessione sul narcisismo: secondo appuntamento
Se avete letto il primo articolo sul narcisismo (raggiungibile a questo link), potrebbe interessarvi leggere anche questo!
Criteri per individuare un narcisismo non sano: sfruttamento interpersonale
I livelli di narcisismo sono vari e diversificati, come anche i sistemi atti a identificarlo, ma uno dei criteri indispensabili per diagnosticare un disturbo narcisistico di personalità (uno stato in cui chi ne è ‘vittima’ non ha percezione del proprio disagio che invece viene vissuto dalle persone intorno a lui) è lo sfruttamento interpersonale: queste persone usano l’altro come se fosse un oggetto, contravvenendo completamente al motto kantiano che invita a trattare l’altro come fine e mai come mezzo.
Le altre persone, per l’individuo con disturbo di personalità narcisistico o con un tratto fortemente narcisistico, vengono letteralmente utilizzate e, quando non servono più, buttate via, scartate, eliminate dalla propria vita.
Purtroppo dobbiamo ammettere che nella società contemporanea questo tipo di atteggiamenti è spesso consentito, anzi, in alcuni ambiti professionali incoraggiato e lodato, quindi fare le dovute distinzioni diventa ancora più complesso.
Criteri per individuare un narcisismo non sano: incapacità di amare
Un altro elemento che ci permette di identificare un disturbo narcisistico di personalità è la vera e propria incapacità di amare l’altro.
In questi individui, l’altro esiste come pedina da muovere, come oggetto da usare, inteso come entità priva di sentimenti e di emozioni.
Il narcisista di personalità non è capace di mettersi nei panni dell’altro, non sa essere empatico nelle situazioni difficili che vivono parenti, amici o colleghi; quando l’altro chiede aiuto come persona e tenta di appoggiarsi emotivamente al narcisista, è arrivato il momento di disfarsene, questo è il meccanismo che generalmente si innesca. Naturalmente, l’incapacità di amare e lo sfruttamento interpersonale sono meccanismi che scattano in modalità automatica, inconsapevole e non sono certo strategie pensate o messe in atto con l’intento di ledere gli altri: non dimentichiamolo mai!
A questo punto fermiamoci a riflettere: quante persone conosciamo che già corrisponderebbero, più o meno, a questi due criteri? Persone a noi vicine ma anche personaggi dello spettacolo, della storia, soggetti che popolano la cronaca dei quotidiani, che animano le trame dei libri che leggiamo …
Tipologie di narcisismo
Gli autori che più di tutti hanno contribuito in modo originale allo studio di questa tipologia di persone sono Heinz Kohut e Otto Kernberg che hanno rispettivamente descritto due diversi tipi di narcisista: quello che attualmente identifichiamo come ‘narcisista ipervigile’ e il ‘narcisista inconsapevole’.
Il narcisista ipervigile è un soggetto incredibilmente sensibile alle reazioni degli altri: ogni parola o anche un semplice gesto sono in grado di scatenare angoscia, rabbia, intenso disagio perché vissuti ‘sulla propria pelle’, tutto rischia di trasformarsi in feroce critica, crudele svalutazione, attacco ferale.
L’individuo è completamente assorbito da se stesso, rivolto al proprio interno e tende a sentirsi costantemente offeso dagli altri; è schivo, evita situazioni in cui possa rischiare di trovarsi al centro dell’attenzione, nonostante il suo modo di vivere tutto ‘in prima persona’.
Nel narcisista inconsapevole, invece, riscontriamo totale mancanza di consapevolezza delle reazioni altrui, una forte carica aggressiva mista ad arroganza e, anche in questo caso, totale concentrazione su di sé; questa tipologia di individuo tende a cercare di stare sempre al centro dell’attenzione, come un attore su un palcoscenico, apparentemente insensibile alle critiche e impermeabile alle ferite provenienti dall’esterno.
Utili nozioni per comprendere un concetto molto ampio
Anche con queste poche, scarne nozioni psicodinamiche, sarete senz’altro in grado di ricordare o focalizzare situazioni, persone, reazioni alle quali forse non avete saputo dare un colore o un significato, in passato, ma che probabilmente, con un occhio più critico e attento, è oggi possibile individuare e comprendere meglio: chissà, forse anche voi avete avuto questo tipo di atteggiamenti o magari siete così narcisisticamente fragili da non riuscire a riferire a voi stessi questo quadro … ! In ogni caso, se state leggendo questo blog, è un buon segno: siete curiosi e vi piace mettervi in discussione, quindi siete sulla strada giusta.
Naturalmente, il discorso sul narcisismo non può concludersi qui se non momentaneamente e per problemi di noia/spazio.
Meditiamo!
Consiglio bibliografico: Vittorio Lingiardi (2021) Arcipelago N. Variazioni sul narcisismo, Einaudi
Articolo della dott.ssa Giorgia Aloisio, psicologa e psicoterapeuta (Roma).
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