USA: presidenti psicopatici? Uno studio interessante…

 Tratto da Current Affairs, 23/09/’12

Il carattere di un leader

Un insolito elemento in comune collegherebbe fra loro i presidenti statunitensi di successo: il carattere di questi leader, inclusi George Washington e Jfk, sarebbe caratterizzato da un atteggiamento dominante e senza paura, un tratto definito psicopatico, che include audacia estrema, e che può aprire la strada ad azioni grandiose, ma anche sconsiderate e rischiose.

Al top dei ‘senza paura’, dopo Roosevelt e Kennedy, troviamo Franklin Delano Roosevelt, Ronald Reagan e Bill Clinton.

La ricerca

È quanto emerge da uno studio firmato dai ricercatori dell’Emory University, che hanno passato al setaccio documenti storici, biografie e testimonianze relative a 42 presidenti americani, da George Washington a George W. Bush, Obama escluso.


A guidare la classifica della ‘dominanza impavida’ troviamo Teddy Roosvelt e Jfk. La ricerca è stata condotta coinvolgendo 121 esperti, tra storici, biografi della Casa Bianca, professori universitari: questi studiosi hanno messo al microscopio carattere e azioni dei grandi leader, sottoponendoli a test psicologici di personalità e di intelligenza.

foto di mpewny

Dominanza senza paura

Un’analisi corposa, dalla quale emerge che un tratto, in particolare, risulta essere legato al successo dei presidenti: ricoprire una posizione dominante senza paura.


Un’audacia estrema, «che è una sorta di combinazione tra coraggio fisico e sociale», afferma Scott Lilienfeld, autore principale dello studio e professore di psicologia alla Emory University.
Gli audaci «non hanno le apprensioni che spaventano il resto di noi».

Spesso, questo tratto di personalità, può trasformarsi in una sorta di flessibilità, «che consente di non mostrare ansia o frustrazione di fronte alle sfide della vita di tutti i giorni».

Una necessità per far fronte alle crisi quotidiane, dagli uragani alle minacce nucleari, con cui devono fare i conti gli inquilini della Casa Bianca.

Ma lo stesso tratto psicopatico è associato anche a insensibilità, indifferenza per le conseguenze negative legate al proprio comportamento e impulsività che sfocia nell’antisocialità.
Questo non vuol dire, sottolineano i ricercatori, che i presidenti americani siano degli psicopatici in piena regola! La combinazione di caratteristiche che li portano al successo non può ridursi a questo: si tratta, invece, di una mescolanza di coraggio, capacità di rinviare le gratificazioni e di controllare gli impulsi, almeno in alcuni settori.
George W. Bush è al decimo posto, e questo testimonia come la caratteristica messa in luce dagli scienziati non sia poi sempre associata a una presidenza di successo.
In effetti, suggeriscono gli studiosi nel lavoro pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, si tratta di una lama a doppio taglio: se l’audacia permette di ignorare paure e preoccupazioni altrui, può essere facile finire nella trappola dell’imprudenza.

 Articolo della dott.ssa Giorgia Aloisio, psicologa e psicoterapeuta (Roma).

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